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DAL COLLE DI CORTONA,
UN SALUTO DI FRATERNITÀ E DI AMICIZIA!

I giorni in cui scriviamo sono illuminati dalla gioia della Celebrazione dei ‘nostri’ 800 anni:

ne leggerete più di una risonanza, in questa newsletter!

E’ senza dubbio uno degli eventi al centro del nostro 2025, e in particolare del mese di maggio!

La primavera, sbocciata ormai in pienezza, è la stessa stagione in cui, sempre 800 anni fa,

sbocciò dal cuore  di Francesco d’Assisi, appesantito dalle malattie e da vari motivi di sofferenza, il Cantico delle creature.

Laudato si’, mi Signore, per le sorelle che ci hanno aperto la strada

che noi oggi possiamo percorrere in questa Forma di vita.

Laudato si’, mi Signore, per i fratelli e le sorelle con cui ci hai dato di intrecciare legami di amicizia 

e che sono strumenti della tua cura per noi.

Laudato si’, mi Signore, per il tuo amore per tutti e per ciascuno

amore fedele, amore più forte della morte:

oggi ancora lo manifesti in Gesù Cristo risorto e nello Spirito Santo che, senza misura, ancora ci doni.

Un’avventura monastica

Quando ho raccontato ai miei amici che sarei entrata in monastero, quasi tutti mi hanno detto: “Ma così non puoi più viaggiare! Sarà molto noioso!”

Per questo vorrei raccontarvi un’avventura non noiosa:

All’inizio di maggio ho preparato con sr. Eleonora una caccia al tesoro per un gruppo (a proposito: era il mio primo incontro in monastero da animatrice). Per questo siamo andate sulla terrazza che certamente conoscete, se siete stati nella nostra foresteria. Mentre salivamo, ho detto: “C’è una nuova porta!”. Ed Eleonora: “Ah sì…”.

Un minuto dopo ho sentito una voce dietro a me: “La porta non si apre più, si apre solo dall’interno!”.

Eravamo chiuse fuori, venti minuti prima dell’arrivo del nostro gruppo, e nel chiostro non passava nessuna che avrebbe potuto vederci, nessuna ci sentiva gridare – e io mi sono resa conto di una cosa bella: Ecco un’avventura!! Un’avventura divertente!

Mentre Eleonora continuava a guardare giù dal chiostro, ho scavalcato la ringhiera dall’altra parte e, scendendo sui tetti e i balconi, sono arrivata su una terrazza che non conoscevo. Da lì vedevo solo finestre alte e chiuse. In quel momento, però, Eleonora con sorpresa si è resa conto dove ero andata. “Vai lì, quella è la finestra del corridoio, qualcuna passerà!”. Sì, certo! Quindi mi sono messa ad aspettare stando su una costruzione di metallo davanti a quella finestra e davvero alcuni minuti dopo è passata una sorella che mi ha lasciato entrare. Siamo andate a ‘salvare’ anche Eleonora e così, nello spirito dell’avvenuta, avevamo ancora cinque minuti per preparare l’incontro…

Conclusione: perché viaggiare per cercare le avventure arrampicandomi sulla Torre Eiffel, se le avventure mi raggiungono anche qui in monastero? Dio mi ha portata in un posto dove c’è tutto ciò che voglio.

Ragazzi in ritiro

Risolta “l’avventura”, alle 9.45 di quel 3 maggio io e Dorotea eravamo (quasi) come se nulla fosse accaduto, nel salone della foresteria, pronte per incontrare il gruppo di ragazzi, venuti da noi per una mattinata di ritiro in preparazione al sacramento Confermazione.

Avevamo preparato delle attività che avevano per riferimento alcuni dei simboli dello Spirito Santo. Ecco allora i ragazzi mimare il fuoco, il vento, la colomba, l’olio…

Avevamo anche organizzato una caccia al tesoro. Poco prima di rimanere chiuse nel terrazzo, eravamo infatti andate negli ambienti della foresteria per nascondere nel salone, nel corridoio e sulle scale i biglietti che contenevano vari riferimenti biblici riguardo allo Spirito Santo e a quello che opera nella nostra vita. Ciascuno doveva trovare quelli inerenti al simbolo loro assegnato.

Speriamo che, anche grazie a questi stimoli, i ragazzi ricordino la forza umile e potente dello Spirito Santo.

Habemus Papam

Eravamo in piena celebrazione dei Vespri, quando ci siamo accorte che suonavano gioiosamente le campane del Santuario di S. Margherita. Ci scambiavamo alcuni sguardi incuriositi. “Sarà stato eletto il papa?”.

La trepidazione? si diffondeva ancora di più, mentre la madre cercava su Internet una conferma. E sì: era il papa!

Con una certa distrazione, abbiamo continuato a pregare i Vespri e, subito dopo, abbiamo iniziato l’adorazione eucaristica, ma la nostra madre qualche volta usciva dal coro per guardare la trasmissione in diretta e vedere se il papa era già uscito sulla Loggia di S. Pietro.

Verso la fine dell’adorazione ci ha fatto segno e ci siamo raggruppate attorno al cellulare. “Ma chi è?” – “Come si chiama?” – “Quale nome ha preso?” – “Voi lo conoscete?” – ci chiedevamo mentre il papa appariva sullo schermo per la prima volta. Il suo primo discorso ci ha subito affascinato. Ciò che rendeva per noi questo momento ancora più speciale era che ci trovavamo tutto il tempo in adorazione davanti al Santissimo Sacramento esposto sull’altare. Che forte esperienza di unità con la Chiesa universale che stava accogliendo con tanta gioia il suo nuovo papa!

Preghiamo per il nostro papa Leone affinché dia speranza al mondo, sostenga l’unione fra i cristiani e tutti. E che la pace e l’amore di diffondano sempre di più.

La firma di Messer Azolo

Proprio in questo giorno, il 13 maggio, nel 1225 Messer Azolo firmava l’atto di donazione di un suo terreno alle sorelle che qui desideravano vivere in comunità sulle orme di Chiara d’Assisi.

La ricchezza della preghiera condivisa nella Celebrazione Eucaristica delle ore 18, presieduta dal nostro Vescovo Andrea e partecipata da tanti amici, ha reso questo giorno un momento di vera festa, gioia, gratitudine. E siccome Dio si è fatto uomo, ha amato e ama la nostra umanità, non si poteva che concludere con un bel rinfresco, preparato nell’ampio salone della nostra foresteria: un ‘apericena’ come si usa dire adesso… qualcosa di particolare anche a livello ‘sensoriale’ (diciamo così)! La nostra amica Cinzia, raffinatissima cuoca, aveva preparato leccornie sia dolci che salate, una delizia per gli occhi e per il palato. E un nostro caro amico sacerdote, che non poteva essere presente di persona, ha voluto esserlo offrendo il banchetto!

Quanta Provvidenza: doppia, traboccante, con avanzi corrispondenti alle fatidiche dodici ceste evangeliche… Incontri, abbracci, condivisioni: una giornata veramente ‘storica’.

Giornata colma di grazia

Il 13 maggio è stata una giornata colma di grazia. La presenza e l’amore del Signore erano percepibili perfino nei corridoi del monastero. Il desiderio e la gioia di vivere un momento significativo insieme a tanti amici animava il cuore di ogni sorella. L’apice è stato raggiunto durante la Celebrazione Eucaristica quando abbiamo rinnovato la nostra professione religiosa. Insieme al nostro Vescovo, ai Sacerdoti e ai Frati concelebranti, alle Sorelle Cistercensi, alla Madre Presidente e a tutti coloro che erano presenti, abbiamo ringraziato e lodato il Signore per quanto ci ha donato in questi 800 anni e per quanto ci donerà negli anni futuri.

Ecco il video dell’Eucaristia: https://youtu.be/caiAAA1DRQU?si=qtuioVrYrpf1U2He

Cambiamenti nel tempo

Quanti monasteri non esistono più, oggi… Devo ringraziare molto il Signore perché qui a Cortona siamo ancora presenti dopo 800 anni.

Nei secoli, quanti cambiamenti! Certo, ma tanti ne sono avvenuti anche da quando sono entrata in monastero. Qualche esempio. Lo stile di vita, in quegli anni, era più monastico, mentre adesso c’è un clima maggiormente familiare. Ciò che avveniva in comunità era noto solo alla madre e le decisioni che occorreva prendere erano frutto di confronto tra lei e le consigliere; adesso per molte questioni viene chiesto il parere dell’intera comunità. I cibi venivano cotti con la stufa a legna, ora c’è la cucina a metano, il forno elettrico, il forno a microonde… La preghiera consisteva soprattutto nel ‘dire preghiere’ piuttosto che ascoltare la Parola del Signore, anche perché la lettura della Bibbia non era consentita in privato, se non per i testi presenti nel breviario. Le relazioni con l’esterno non erano frequenti, mentre oggi sono tante le persone che condividono con noi la preghiera, o desiderano conoscere la nostra forma di vita, o ci incontrano per affidarci preoccupazioni, dolori, gioie… e noi accogliamo nel cuore e affidiamo tutto al Signore.

Ogni tempo ha aspetti positivi e meno positivi. Le stagioni si succedono, e la storia continua.

Il Signore volga il suo volto verso di voi e dia pace.

               Santa Chiara

Lo Spirito Santo, Spirito del Risorto,

ispiri a ciascuno parole e gesti di pace,

ci renda artigiani della pace!

Le vostre sorelle clarisse