Sei il mio pastore, Gesù,
perché mi guidi per la giusta via
quando mi dici:
“Ogni volta che sfami l’affamato,
che dai di che coprirsi a chi è nudo,
che fai un gesto di accoglienza
e di benevolenza
a chi da tutti è rifiutato,
ecco, l’hai fatto a me”.
Sei il pastore di tutti, Gesù,
di chi è malato e di chi è sano,
di chi si sente debole
e di chi si crede forte,
di chi ti implora e di chi ti ignora,
di chi pensa
che non sei importante
e di chi in questo momento
ti adora suo Signore e suo Dio.
Insegnaci, oggi
e in ciascuno dei giorni
che ancora ci donerai,
la gioia di essere tuoi figli e amici
la gioia semplice e vera
di riconoscerti
nostro unico Signore!