
Dinnanzi a te, Signore,
ci rendiamo conto
di non saper usare i tuoi doni:
orecchi, occhi, bocca, mani
sono bloccati nella nostra autosufficienza,
ma tu ridesta i nostri sensi
e ritroveremo l’armonia della vita!
Signore,
abbiamo bisogno che il tuo “effatà, apriti”
risuoni oggi in mezzo a noi,
apra i cuori,
li liberi dalle chiusure
che quotidianamente
rendono sordi e muti,
insensibili
alle realtà che ci circondano,
incapaci di comunicare
perfino con noi stessi.
Presentiamo a te
le nostre relazioni familiari,
professionali e comunitarie:
hanno bisogno di essere squarciate
dal tuo grido di speranza,
di essere raggiunte
dal tuo tocco di salvezza: “effatà”.
La tua parola di verità
infranga ogni resistenza,
sciolga la durezza dei cuori smarriti
affinché possiamo nuovamente aprirci
al tuo mistero:
miracolo d’amore
per ogni creatura. Amen.